Crossroad - Chaos 2
Mar. 22nd, 2020 02:16 amKoga: Ah! Ehi, tu...!
Rei: Ah, l'avevo dimenticato.
Corri, bozu. Dai, dash! Dash...!
Keito: Cosa? Perché? Spiegami per quale motivo, Sakuma-san!
Rei: Il fatto è che quel ragazzino mi segue dappertutto...
Ovunque io vada, per qualche ragione spunta dal nulla e si mette a suonare la chitarra.
È bravo a suonarla, ma non so perché lo faccia e la cosa mi fa uscire di testa.
Non lo capisco, in più mi sembra solo una palla al piede, perciò me la svigno.
Anche oggi l'ho distratto, sono partito a tutta velocità, ho chiuso la porta dell'aula del consiglio studentesco e mi sono barricato lì.
Quella stanza ha una scrupolosa sicurezza ed è difficile rompere il lucchetto, ideale per resistere ad un assedio.
Ma pensavo di averlo seminato. Come ha fatto quel moccioso a capire che ero lì?
Deve avere un buon fiuto, un po' come un cane.
Keito: Quindi è per questo che per una volta eri nell'aula del consiglio studentesco.
...Almeno porta con te un telefono. Ho avuto notevoli difficoltà a trovarti.
Rei: Ahah. Più difficile è la ricerca, più felice sarai quando troverai quello che stavi cercando. Per questo non mi piacciono molto gli apparecchi elettronici, rendono le cose troppo facili.
Koga: Ehi! Smettila di ignorarmi! Ascoltami...!
Keito: ...Quel ragazzo si è lanciato al tuo inseguimento. Sembra sull'orlo di piangere, perché non ascolti semplicemente quello che ha da dire?
Rei: Non è il momento. Non che io non possa parlare, ma è necessario stabilire delle priorità.
Altrimenti finiremo con il fare le cose a metà e non concludere niente.
Mi occuperò di quel ragazzino più tardi.
Pensiamo a correre dove è accaduto l'incidente di cui mi parlavi, dal momento che sembra più divertente.
Stiamo per prendere una scorciatoia, bozu. Chiudi la bocca se non vuoi morderti la lingua.
Keito: Huh? Whooooa...!?
Koga: (Argh!? Sono saltati fuori dalla finestra...!)
(Perché? Sakuma-senpai... Perché stai scappando!? Ah, capisco, è perché non vuoi abbassarti a parlare con uno come me?)
Certo! Sakuma-senpai è una super star in fondo. Ma non mi arrenderò mai. Un giorno ti farò riconoscere le mie abilità...!
Luogo: parcheggio per biciclette

Rei: Ahahah, è stato divertente, proprio come in un film di Hollywood ♪
Keito: Non è stato divertente! Pensavo che sarei morto...!
Rei: Dai, chi muore per una roba simile? Gli umani sono piuttosto robusti.
Non è che siamo saltati da un'altezza tale da rimanere stecchiti sull'asfalto. E anche se fossi morto, saresti stato comunque fortunato ad aver commesso un doppio suicidio con Sakuma Rei-chan ♪
Keito: Mi rifiuto di morire così giovane! A differenza di te, ci sono molte altre cose che voglio ancora fare!
Rei: Uh-huh. Ed è per questo che si può dire che tu sia una delle persone più interessanti qui alla Yumenosaki Academy.
Ti terrò d'occhio per un po', in onore dei vecchi tempi.
Comunque, salta su. Faremo prima con questa moto.
Keito: Una motocicletta? È contro le regole della scuola, Sakuma-san!
Rei: Cosa? Il tuo amico d'infanzia non viene mandato qui in auto? È esente perché ha problemi di salute? Sono il presidente del consiglio studentesco, non posso cambiare le regole?
Keito: Il titolo di presidente del consiglio studentesco non è un lasciapassare per farti fare come ti pare e piace.
Modificare le regole basandosi sull'interesse personale è un metodo da tiranno. Se si dovessero cambiare le regole della scuola, dovrebbe essere fatto in modo più democratico, dopo un intenso dibattito e voto.
Rei: Ah~ ...Va bene, se è così, non importa.
Keito: Non fuggire da tutto ciò che consideri una seccatura. Sei sempre stato così.
Rei: No. Con me come figura centrale, non sarebbe una democrazia nemmeno se ci fossero dibattiti e votazioni.
Keito: ...?
Rei: Lasciamo perdere. Se la moto non va bene, andiamo invece in bicicletta. Pedalo io, perciò sali dietro. Condividere una bici è il picco della giovinezza ♪
Keito: È una violazione della legge del traffico stradale. Andrò a piedi. Ti dirò dove devi andare, quindi vai avanti da solo.
E lasciatelo dire in anticipo: non darmi buca.
Rei: Hm~ Non sono obbligato ad ascoltare quello che dici. Inutile che io vada da solo però. Camminiamo insieme, come due amici.
Koga: Aspettaaaaaa! Non scappareeeee!
Rei: Oh, il ragazzino sta recuperando terreno. A nessuno piacciono gli uomini insistenti! Ah, anche se l'ho detto ad alta voce, immagino che non possa sentire da questa distanza.
Dai, scappiamo e seminiamolo! Devi usare le gambe invece che il cervello. Corri! Corri! ♪
Keito: Ne sono consapevole...
Ah, diamine, volevo che tutto avesse più senso, e invece ogni volta che vieni coinvolto succede sempre un putiferio.
Rei: Ahah. Se non ti sta bene, perché chiamarmi? Avresti dovuto risolvere la situazione con calma e serietà, come avrebbe fatto un bravo ragazzo.
Ti si addice di più, bozu.
Keito: Non ne ho il tempo. Anche se è forzato e non nella mia natura, voglio sistemare tutto al più presto.
(...Aspettami, Eichi. Faremo diventare realtà il tuo sogno, insieme.)
Rei: Ah, l'avevo dimenticato.
Corri, bozu. Dai, dash! Dash...!
Keito: Cosa? Perché? Spiegami per quale motivo, Sakuma-san!
Rei: Il fatto è che quel ragazzino mi segue dappertutto...
Ovunque io vada, per qualche ragione spunta dal nulla e si mette a suonare la chitarra.
È bravo a suonarla, ma non so perché lo faccia e la cosa mi fa uscire di testa.
Non lo capisco, in più mi sembra solo una palla al piede, perciò me la svigno.
Anche oggi l'ho distratto, sono partito a tutta velocità, ho chiuso la porta dell'aula del consiglio studentesco e mi sono barricato lì.
Quella stanza ha una scrupolosa sicurezza ed è difficile rompere il lucchetto, ideale per resistere ad un assedio.
Ma pensavo di averlo seminato. Come ha fatto quel moccioso a capire che ero lì?
Deve avere un buon fiuto, un po' come un cane.
Keito: Quindi è per questo che per una volta eri nell'aula del consiglio studentesco.
...Almeno porta con te un telefono. Ho avuto notevoli difficoltà a trovarti.
Rei: Ahah. Più difficile è la ricerca, più felice sarai quando troverai quello che stavi cercando. Per questo non mi piacciono molto gli apparecchi elettronici, rendono le cose troppo facili.
Koga: Ehi! Smettila di ignorarmi! Ascoltami...!
Keito: ...Quel ragazzo si è lanciato al tuo inseguimento. Sembra sull'orlo di piangere, perché non ascolti semplicemente quello che ha da dire?
Rei: Non è il momento. Non che io non possa parlare, ma è necessario stabilire delle priorità.
Altrimenti finiremo con il fare le cose a metà e non concludere niente.
Mi occuperò di quel ragazzino più tardi.
Pensiamo a correre dove è accaduto l'incidente di cui mi parlavi, dal momento che sembra più divertente.
Stiamo per prendere una scorciatoia, bozu. Chiudi la bocca se non vuoi morderti la lingua.
Keito: Huh? Whooooa...!?
Koga: (Argh!? Sono saltati fuori dalla finestra...!)
(Perché? Sakuma-senpai... Perché stai scappando!? Ah, capisco, è perché non vuoi abbassarti a parlare con uno come me?)
Certo! Sakuma-senpai è una super star in fondo. Ma non mi arrenderò mai. Un giorno ti farò riconoscere le mie abilità...!
Luogo: parcheggio per biciclette

Rei: Ahahah, è stato divertente, proprio come in un film di Hollywood ♪
Keito: Non è stato divertente! Pensavo che sarei morto...!
Rei: Dai, chi muore per una roba simile? Gli umani sono piuttosto robusti.
Non è che siamo saltati da un'altezza tale da rimanere stecchiti sull'asfalto. E anche se fossi morto, saresti stato comunque fortunato ad aver commesso un doppio suicidio con Sakuma Rei-chan ♪
Keito: Mi rifiuto di morire così giovane! A differenza di te, ci sono molte altre cose che voglio ancora fare!
Rei: Uh-huh. Ed è per questo che si può dire che tu sia una delle persone più interessanti qui alla Yumenosaki Academy.
Ti terrò d'occhio per un po', in onore dei vecchi tempi.
Comunque, salta su. Faremo prima con questa moto.
Keito: Una motocicletta? È contro le regole della scuola, Sakuma-san!
Rei: Cosa? Il tuo amico d'infanzia non viene mandato qui in auto? È esente perché ha problemi di salute? Sono il presidente del consiglio studentesco, non posso cambiare le regole?
Keito: Il titolo di presidente del consiglio studentesco non è un lasciapassare per farti fare come ti pare e piace.
Modificare le regole basandosi sull'interesse personale è un metodo da tiranno. Se si dovessero cambiare le regole della scuola, dovrebbe essere fatto in modo più democratico, dopo un intenso dibattito e voto.
Rei: Ah~ ...Va bene, se è così, non importa.
Keito: Non fuggire da tutto ciò che consideri una seccatura. Sei sempre stato così.
Rei: No. Con me come figura centrale, non sarebbe una democrazia nemmeno se ci fossero dibattiti e votazioni.
Keito: ...?
Rei: Lasciamo perdere. Se la moto non va bene, andiamo invece in bicicletta. Pedalo io, perciò sali dietro. Condividere una bici è il picco della giovinezza ♪
Keito: È una violazione della legge del traffico stradale. Andrò a piedi. Ti dirò dove devi andare, quindi vai avanti da solo.
E lasciatelo dire in anticipo: non darmi buca.
Rei: Hm~ Non sono obbligato ad ascoltare quello che dici. Inutile che io vada da solo però. Camminiamo insieme, come due amici.
Koga: Aspettaaaaaa! Non scappareeeee!
Rei: Oh, il ragazzino sta recuperando terreno. A nessuno piacciono gli uomini insistenti! Ah, anche se l'ho detto ad alta voce, immagino che non possa sentire da questa distanza.
Dai, scappiamo e seminiamolo! Devi usare le gambe invece che il cervello. Corri! Corri! ♪
Keito: Ne sono consapevole...
Ah, diamine, volevo che tutto avesse più senso, e invece ogni volta che vieni coinvolto succede sempre un putiferio.
Rei: Ahah. Se non ti sta bene, perché chiamarmi? Avresti dovuto risolvere la situazione con calma e serietà, come avrebbe fatto un bravo ragazzo.
Ti si addice di più, bozu.
Keito: Non ne ho il tempo. Anche se è forzato e non nella mia natura, voglio sistemare tutto al più presto.
(...Aspettami, Eichi. Faremo diventare realtà il tuo sogno, insieme.)