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Nov. 12th, 2020 08:43 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)

Luogo: Saison Avenue
Un'ora dopo
Hiiro: Sì, piacere! Non so molto di Dreamfest, ma immagino sia divertente!
Piacere, piacere, anche a te, piacere!
Aira: ...Hiro-kun, ti stai comportando in maniera bizzarra.
Hiiro: Eh? Qual è il problema?
Aira: Prima di tutto si dice "grazie" e non "piacere"...
Inoltre, se stai tutto rigido e parli con quella voce seria, sembrerà che stai pubblicizzando una campagna elettorale; almeno sorridi.
Mi fa davvero strano dover correggere una cosa del genere, sai? Cosa pensi che sia un idol...
Hiiro: Ma non so proprio come comportarmi. Quando ci hanno chiesto di consegnare volantini e palloncini per strada ho pensato che sarebbe stato facile.
Invece nessuno vuole riceverli. Anzi, ogni volta che provo ad attirare l'attenzione, le persone distolgono lo sguardo e si allontanano.
Aira: Beh, siamo in città. È possibile ottenere un numero illimitato di volantini come questo semplicemente aprendo la bocca, e credo che la maggior parte delle persone pensi "non ne ho bisogno anche se è gratis", no?
Ecco perché è così importante avere degli idol carini che li distribuiscono... per aumentare le possibilità che vengano accettati.
In realtà dovrebbe essere essenzialmente un lavoro facile.
E anche se alla fine non andrà bene, sarà stato sprecato solo il costo di stampa dei volantini; nessuno perderà tanti soldi. Ecco perché il guadagno di L$ è minimo.
Hiiro: Sì, alla fine ne avevamo già parlato e avevamo deciso così.
È troppo irragionevole fare esibizioni dal vivo all'improvviso, quindi la conclusione è stata accettare un semplice lavoro giornaliero.
Aira: Già. Nessuno vuole fare questo tipo di lavoro part-time, ecco perché erano a corto di personale.
Anche una unit di dubbia provenienza come noi può accettare un numero indefinito di lavori.
Potevamo scegliere una qualsiasi mansione, così abbiamo optato per qualcosa di abbastanza ragionevole...
Eppure non è ancora sufficiente per pagare quell'enorme debito.
Hiiro: Ma un viaggio di mille miglia inizia con un primo passo e la Grande Muraglia Cinese iniziò con una prima pietra.
Aira: Ma era davvero necessaria un'ultima possibilità? Ecco... alla fine non siamo in un manga ed è praticamente impossibile ribaltare la situazione con il botto.
Mi sembra un'assurdità e mi chiedo se vada davvero bene così...
Il mio sogno era essere un idol, ma appunto è sempre stato nient'altro che un sogno.
Hiiro: Non aver paura, Aira, facciamo del nostro meglio. Mi sto divertendo molto... conoscere ciò che non si sa e sperimentare ciò che non abbiamo vissuto è la gioia della vita.
Aira: Ahah. Hiro-kun, sei così semplice.
Tatsumi: Ragazzi~ Mi dispiace di non essere stato di aiuto fino ad adesso, mi metterò subito al lavoro.
Aira: Ah, hm... Ayase-senpai sta bene? È un disturbo per te che sia stato lasciato alle tue cure?
Tatsumi: No, nessun disturbo. È dovere di un uomo di chiesa essere compassionevole e vicino a chi è malato.
Mi sono preoccupato per Mayoi-san... a quanto pare le folle lo fanno stare male davvero.
Non riusciva a muoversi di un centimetro, così mi sono preso la libertà di decidere da solo che sarebbe stato impossibile per lui lavorare...
L'ho appena riportato al dormitorio e l'ho messo a letto.
Hiiro: Ohh, sei sorprendentemente forte, Tatsumi-senpai.
Tatsumi: Mi sto allenando. Pensavo che i miei muscoli si fossero indeboliti durante la degenza in ospedale e credo di aver fatto fin troppo allenamento per tenermi al passo.
Non lavoro da un po' e sto facendo riabilitazione nel tempo libero.
Grazie a questo ho molta energia, quindi lavoriamo tanto anche per Mayoi-san.
Aira: Ahah. Non è passato molto tempo da quando Kazehaya-senpai è uscito dall'ospedale e ce la stiamo cavando bene per adesso... non esagerare, va bene?
Hiiro: Ho fiducia nella mia forza fisica! Ma non ho alcuna conoscenza del lavoro degli idol, vorrei imparare da Tatsumi-senpai che è più esperto!
Tatsumi: Hmmm. Ma io non ho mai fatto ciò che stiamo facendo adesso. Grazie al programma "studenti speciali", ho potuto concentrarmi esclusivamente sul lavoro di idol vero e proprio.
Non mi piaceva quel sistema, eppure la mia posizione mi rendeva appunto uno studente speciale.
Ogni compito in più doveva essere svolto da altre persone senza nome.
Non esiste una pianta chiamata erbaccia* ed io come studente speciale ho calpestato le persone che mi stavano attorno. Quella dicotomia è stata una lotta costante per me... tanto tempo fa.
Hiiro: ...hm, cos'è uno studente speciale? Non è un termine un po' troppo tecnico?
Aira: Non saprei che dirti. Però è un sistema comune alla Reimei Academy, dove Kazehaya-senpai è iscritto.
Ho l'impressione che sia un sistema che faccia in modo che tutti stiano al servizio degli studenti speciali.
...è giusto? Sono alla Yumenosaki, quindi non ne so molto.
Tatsumi: Esatto. Credo che sia una sorta di elitismo. Suppongo sia efficace in qualche cultura immatura.
La mia opinione è che non si adatti all'epoca attuale. Tuttavia il sistema degli studenti speciali sembra essere cambiato molto ormai.
Hiiro: Hm, una specie di monarchia, quindi.
Era lo stesso dove sono cresciuto io... era molto più facile da capire e molto meno caotico di questa ES, la nazione per idol.
Aira: Sei cresciuto sotto ad una monarchia? Ma parli di un posto in Giappone?
Hiiro: Sì, è in Giappone. Tuttavia, Paese che vai, usanze che trovi; le persone si comporteranno in funzione di questo.
Aira: È la ragione per cui ti sta bene questa ultima possibilità?
Tatsumi: Fufu. Quando sei a Roma, fai come i Romani. Ci vuole spirito di adattamento. Personalmente non sono più così giovane per arrabbiarmi e ribellarmi a tutto.
Tipo per il sistema degli studenti speciali. Al giorno d'oggi, in fondo, i sistemi poco pratici possono essere cambiati.
L'unica legge e verità assoluta del mondo è l'insegnamento di Dio.
Aira: Non sono sicuro nemmeno di questo... ma se si mette la mano in campo religioso si finisce per rimanere scottati, perciò eviterò di commentare questa frase di Kazehaya-senpai.
Tatsumi: Lo accetto, in fondo anche questa è una libertà data dalla società moderna.
...ops. Non dovremmo chiacchierare, mettiamoci al lavoro.
Come ho detto prima, non ci sono molto abituato; non so se riuscirò ad essere di aiuto.
Aira: Da come lo ripeto sembra che ne vado fiero, ma sono abituato a questo tipo di lavoro, lascia fare a me.
Anche questo tipo di esperienza è importante per un idol, quindi facciamo del nostro meglio.
...o forse anche questo alla fine è solo un altro pensiero impraticabile ed antiquato.
* Una citazione dell'Imperatore Showa. Voleva dire che ogni pianta ha un suo nome e un suo luogo preferito in cui crescere e, come le piante, le persone dovrebbero scegliere da sole il proprio posto nel mondo indipendentemente dalle circostanze. Per questo il concetto di "erbaccia" e di "persona inferiore" non dovrebbe esistere, in quanto ogni vita ha lo stesso valore.