Checkmate - Epilogo 3
Mar. 5th, 2020 12:47 amLuogo: Caffetteria "Garden Terrace"
Eichi: Sai, all'inizio pensavo che io e lui fossimo uguali. Visto che lui era così basso e snello, proprio come una ragazza… In una società maschilista dove la salute e la forza fisica sono i parametri attraverso i quali ci giudicano, lui sarebbe stato disprezzato.
Pensavo che lui fosse frustrato e ribelle, con un complesso d'inferiorità che covava sotto la superficie.
Che avesse i miei stessi sogni e desideri, che fosse una persona che sarebbe corsa appresso agli stessi miei obiettivi.
Credevo di capire i suoi sentimenti. Con mio imbarazzo, sono stato smentito.
Davo per scontato che avrebbe simpatizzato con me e mi avrebbe supportato, e avrebbe combattuto al mio fianco… Perciò quando sono stato ricoverato nuovamente per le mie condizioni, gli ho fatto fare quello che volevo mentre non potevo muovermi.
E quello che volevo era rivoluzionare la Yumenosaki Academy e l'industria degli idol. Per quel proposito, ho dovuto schiacciare il marcio e lo sporco spazzandoli via.
In quel periodo facevo avanti e indietro all'ospedale, perciò sarebbe stato complicato fare tutto da solo.
Era il mio primo tentativo, e qualcosa che nessuno aveva mai provato prima… E non avevo molta fiducia nel mio metodo, perciò ho fatto in modo che lo testasse lui.
Mentre gli raccontavo solo mezze verità, mi servivo del consiglio studentesco, e preparavo nuovi piani…
E sia a viso scoperto, sia dietro le quinte, ho segretamente tentato di controllarlo.
Quel tentativo è andato a buon fine, per la maggior parte.
Ho distrutto l'enorme Chess, usando il Judgment per rimuovere le parti marce interne… e usando il Duel per uccidere i nemici, le malattie che attaccavano dall'esterno.
Il Judgement è stato indicato come J, il Duel come D, mentre ogni altro DreamFest è stato segnalato con una O… Per comodità, li ho divisi con delle lettere nei documenti del consiglio studentesco.
Gli strascichi di quel sistema sono il motivo per cui ancora adesso i DreamFest sono ufficialmente classificati in S1, A1, e via dicendo.
Ma sto divagando.
Il punto è che all'epoca i DreamFest erano ancora un esperimento, un prototipo, perciò non c'erano garanzie che avrebbero funzionato come volevo.
Per liberarmi del rischio di un possibile fallimento, ho fatto sembrare che al centro di tutto ci fosse qualcun altro. Quel qualcuno era Tsukinaga-kun.
Era come se fosse la mia controfigura di protagonista. Grazie a lui, sono riuscito a raccogliere una quantità considerevole di dati pratici e a rimuovere un bel po' di marcio dalla scuola.
Ovviamente, anche se la chiamiamo guerra o usiamo nomi simili, non ci sono state delle morti vere e proprie.
Gli sconfitti hanno continuato le loro vite incoscienti, e nella rivoluzione che sarebbe arrivata, li ho resi tutti miei sostenitori.
Tsukinaga-kun ha continuato la sua salita molto oltre le mie aspettative, e la sua forza è diventata immensamente troppo grande…
Per mettere fine al suo potere, ho organizzato il Checkmate dopo che le mie condizioni si sono stabilizzate.
Checkmate… È stato l'unico DreamFest della storia ad essere indicato con la lettera C, ed è diventato il punto di svolta.
Dopo il Checkmate, il protagonista è cambiato. Sono entrato in azione io, e ho messo in moto il piano per sconfiggere i Cinque Eccentrici.
Tsukinaga-kun aveva esaurito il suo ruolo. Era chiaro che fosse sull'orlo del baratro.
Per aver distrutto i suoi ex compagni uno dopo l'altro ha iniziato ad essere odiato da tutti e non ha più potuto trionfare nei DreamFest…
Ma anche a quel punto ha continuato a gridare giustizia, come Don Chisciotte, mentre combatteva contro i cattivi.
Eravamo interessati alle stesse cose, perciò ci sono stati anche momenti in cui abbiamo combattuto insieme.
Ma anche quel rapporto non è andato avanti a lungo.
Alla fine, poteva probabilmente capire quello che stavo pianificando. Mi ha detto cose come “sei tu la mente, huh~”, e mi ha sfidato in più occasioni. In ogni caso, gli ho sempre risposto.
A quel punto era già con le spalle al muro ormai, e nessuno si sarebbe fermato ad ascoltare le parole di un ex eroe, ora disprezzato e ostracizzato.
Anzi, le altre persone si raccoglievano attorno a me, dicendosi dispiaciute che mi venissero dette parole tanto strane. Ho tratto vantaggio da ognuna delle sue azioni per ravviare il fuoco della mia rivoluzione. Lui è bruciato, scomparso… E tutto è andato esattamente come avevo pianificato.
Proprio come nel racconto del re nudo, voi tutti vi siete messi in imbarazzo da soli lasciandovi usare. Vi offro le mie condoglianze, anche se immagino di essere l'ultima persona dalla quale vorreste empatia.
Era una guerra. La colpa è stata di chi si è lasciato ingannare, mentre i sopravvissuti sono i possessori della giustizia.
Ovviamente mi sentivo in maniera orribile, ma ho continuato a ripetermi quella frase… E sono rimasto in piedi sopra i vostri resti.
Almeno quei sacrifici non sono stati invano… È tutto quello che posso dire ora.
Izumi: …
Eichi: Fufu. Con questo intendo dire che usando quel genio che era Tsukinaga-kun come più ci è convenuto, sia il mio sogno sia il tuo si sono avverati.
Noi due condividiamo la colpa, Sena-kun. Non mentivo quando ho detto di simpatizzare con te.
Sarei felice di andare d'accordo con te, per questo. Potremmo stringerci la mano?
…Non rifiutare con una scusa deprimente, del tipo che non vuoi prenderti la mia malattia o qualcosa di simile.
Izumi: Non direi niente di così orribile. E poi, se ti ferisco, lui potrebbe arrabbiarsi con me.
Eichi: Va bene. In questo caso, una stretta di mano… Dopo aver consolidato questo contratto, potremmo salutarci e tornare sul campo di battaglia? Oppure, potremmo portare questa partita di scacchi alla sua conclusione.
Izumi: Nessuno di noi ha il tempo di giocare, no? Va bene così, non abbiamo bisogno di una conclusione.
Non ho il diritto di dire nulla, in ogni caso. Non è che lui sia morto per davvero. C'è ancora una piccola possibilità che possa tornare…
È una seccatura lottare al suo posto, perciò lascerò il resto della partita a lui.
Eichi: Pensi davvero che Tsukinaga-kun ritornerà…?
Izumi: Nessuno di noi può prevedere il futuro, giusto? Penso semplicemente che sarebbe bello se succedesse.
Ci si vede in giro, Tenshouin. Farà fresco qua fuori se il sole cala ancora, perciò torna dentro dove puoi stare al caldo. Ti stai ancora ristabilendo, giusto? Prenditi cura di te.
Eichi: Grazie per il pensiero. È vero, sono finalmente uscito da quella stanza di ospedale, dopotutto… Magari giocherò ancora un po'.
Cock Robin è morto, e il suo canto nessuno lo sente più. Ma nel passato, e forse un giorno nel futuro, ancora risuona una bellissima eco.
Eichi: Sai, all'inizio pensavo che io e lui fossimo uguali. Visto che lui era così basso e snello, proprio come una ragazza… In una società maschilista dove la salute e la forza fisica sono i parametri attraverso i quali ci giudicano, lui sarebbe stato disprezzato.
Pensavo che lui fosse frustrato e ribelle, con un complesso d'inferiorità che covava sotto la superficie.
Che avesse i miei stessi sogni e desideri, che fosse una persona che sarebbe corsa appresso agli stessi miei obiettivi.
Credevo di capire i suoi sentimenti. Con mio imbarazzo, sono stato smentito.
Davo per scontato che avrebbe simpatizzato con me e mi avrebbe supportato, e avrebbe combattuto al mio fianco… Perciò quando sono stato ricoverato nuovamente per le mie condizioni, gli ho fatto fare quello che volevo mentre non potevo muovermi.
E quello che volevo era rivoluzionare la Yumenosaki Academy e l'industria degli idol. Per quel proposito, ho dovuto schiacciare il marcio e lo sporco spazzandoli via.
In quel periodo facevo avanti e indietro all'ospedale, perciò sarebbe stato complicato fare tutto da solo.
Era il mio primo tentativo, e qualcosa che nessuno aveva mai provato prima… E non avevo molta fiducia nel mio metodo, perciò ho fatto in modo che lo testasse lui.
Mentre gli raccontavo solo mezze verità, mi servivo del consiglio studentesco, e preparavo nuovi piani…
E sia a viso scoperto, sia dietro le quinte, ho segretamente tentato di controllarlo.
Quel tentativo è andato a buon fine, per la maggior parte.
Ho distrutto l'enorme Chess, usando il Judgment per rimuovere le parti marce interne… e usando il Duel per uccidere i nemici, le malattie che attaccavano dall'esterno.
Il Judgement è stato indicato come J, il Duel come D, mentre ogni altro DreamFest è stato segnalato con una O… Per comodità, li ho divisi con delle lettere nei documenti del consiglio studentesco.
Gli strascichi di quel sistema sono il motivo per cui ancora adesso i DreamFest sono ufficialmente classificati in S1, A1, e via dicendo.
Ma sto divagando.
Il punto è che all'epoca i DreamFest erano ancora un esperimento, un prototipo, perciò non c'erano garanzie che avrebbero funzionato come volevo.
Per liberarmi del rischio di un possibile fallimento, ho fatto sembrare che al centro di tutto ci fosse qualcun altro. Quel qualcuno era Tsukinaga-kun.
Era come se fosse la mia controfigura di protagonista. Grazie a lui, sono riuscito a raccogliere una quantità considerevole di dati pratici e a rimuovere un bel po' di marcio dalla scuola.
Ovviamente, anche se la chiamiamo guerra o usiamo nomi simili, non ci sono state delle morti vere e proprie.
Gli sconfitti hanno continuato le loro vite incoscienti, e nella rivoluzione che sarebbe arrivata, li ho resi tutti miei sostenitori.
Tsukinaga-kun ha continuato la sua salita molto oltre le mie aspettative, e la sua forza è diventata immensamente troppo grande…
Per mettere fine al suo potere, ho organizzato il Checkmate dopo che le mie condizioni si sono stabilizzate.
Checkmate… È stato l'unico DreamFest della storia ad essere indicato con la lettera C, ed è diventato il punto di svolta.
Dopo il Checkmate, il protagonista è cambiato. Sono entrato in azione io, e ho messo in moto il piano per sconfiggere i Cinque Eccentrici.
Tsukinaga-kun aveva esaurito il suo ruolo. Era chiaro che fosse sull'orlo del baratro.
Per aver distrutto i suoi ex compagni uno dopo l'altro ha iniziato ad essere odiato da tutti e non ha più potuto trionfare nei DreamFest…
Ma anche a quel punto ha continuato a gridare giustizia, come Don Chisciotte, mentre combatteva contro i cattivi.
Eravamo interessati alle stesse cose, perciò ci sono stati anche momenti in cui abbiamo combattuto insieme.
Ma anche quel rapporto non è andato avanti a lungo.
Alla fine, poteva probabilmente capire quello che stavo pianificando. Mi ha detto cose come “sei tu la mente, huh~”, e mi ha sfidato in più occasioni. In ogni caso, gli ho sempre risposto.
A quel punto era già con le spalle al muro ormai, e nessuno si sarebbe fermato ad ascoltare le parole di un ex eroe, ora disprezzato e ostracizzato.
Anzi, le altre persone si raccoglievano attorno a me, dicendosi dispiaciute che mi venissero dette parole tanto strane. Ho tratto vantaggio da ognuna delle sue azioni per ravviare il fuoco della mia rivoluzione. Lui è bruciato, scomparso… E tutto è andato esattamente come avevo pianificato.
Proprio come nel racconto del re nudo, voi tutti vi siete messi in imbarazzo da soli lasciandovi usare. Vi offro le mie condoglianze, anche se immagino di essere l'ultima persona dalla quale vorreste empatia.
Era una guerra. La colpa è stata di chi si è lasciato ingannare, mentre i sopravvissuti sono i possessori della giustizia.
Ovviamente mi sentivo in maniera orribile, ma ho continuato a ripetermi quella frase… E sono rimasto in piedi sopra i vostri resti.
Almeno quei sacrifici non sono stati invano… È tutto quello che posso dire ora.
Izumi: …
Eichi: Fufu. Con questo intendo dire che usando quel genio che era Tsukinaga-kun come più ci è convenuto, sia il mio sogno sia il tuo si sono avverati.
Noi due condividiamo la colpa, Sena-kun. Non mentivo quando ho detto di simpatizzare con te.
Sarei felice di andare d'accordo con te, per questo. Potremmo stringerci la mano?
…Non rifiutare con una scusa deprimente, del tipo che non vuoi prenderti la mia malattia o qualcosa di simile.
Izumi: Non direi niente di così orribile. E poi, se ti ferisco, lui potrebbe arrabbiarsi con me.
Eichi: Va bene. In questo caso, una stretta di mano… Dopo aver consolidato questo contratto, potremmo salutarci e tornare sul campo di battaglia? Oppure, potremmo portare questa partita di scacchi alla sua conclusione.
Izumi: Nessuno di noi ha il tempo di giocare, no? Va bene così, non abbiamo bisogno di una conclusione.
Non ho il diritto di dire nulla, in ogni caso. Non è che lui sia morto per davvero. C'è ancora una piccola possibilità che possa tornare…
È una seccatura lottare al suo posto, perciò lascerò il resto della partita a lui.
Eichi: Pensi davvero che Tsukinaga-kun ritornerà…?
Izumi: Nessuno di noi può prevedere il futuro, giusto? Penso semplicemente che sarebbe bello se succedesse.
Ci si vede in giro, Tenshouin. Farà fresco qua fuori se il sole cala ancora, perciò torna dentro dove puoi stare al caldo. Ti stai ancora ristabilendo, giusto? Prenditi cura di te.
Eichi: Grazie per il pensiero. È vero, sono finalmente uscito da quella stanza di ospedale, dopotutto… Magari giocherò ancora un po'.
Cock Robin è morto, e il suo canto nessuno lo sente più. Ma nel passato, e forse un giorno nel futuro, ancora risuona una bellissima eco.