Checkmate - Epilogo 2
Mar. 5th, 2020 12:38 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)

Luogo: Caffetteria "Garden Terrace"
Izumi: Tutti quei ragazzi dei Chess che avrebbero dovuto essere suoi amici, fin dall'inizio volevano solo le sue canzoni. Ovvio, visto che non sa fare altro.
Lo volevano solo per le sue armi, migliori di quelle di chiunque altro. Volevano solo “il genio che era Leo Tsukinaga”.
All'inizio, a lui bastava questo, ed era felice di essere apprezzato, ma…
Hanno continuato a darlo per scontato. Il suo lato di ragazzo normale è stato lentamente soppresso, e ha iniziato a soffocare… E così è andato in rovina, sanguinando mentre veniva calpestato.
Può essere stato in parte perché era debole. Può essere anche stato per gli effetti dei piani che gli hai fatto subire e, tutto considerato, non era un buon periodo. Ma alla fine, è stata tutta colpa mia.
Per quanto sia stata una scelta fatta sul momento, noi abbiamo deciso di chiamarci Knights. Sono diventato un cavaliere, eppure non sono riuscito a proteggerlo.
Non facevo altro che comportarmi in modo freddo, troppo imbarazzato per rivelargli i miei veri sentimenti.
Ha continuato a ripetermi ancora e ancora che mi voleva bene, e io rispondevo sempre che lui non mi piaceva, e che non eravamo amici.
Visto che è un idiota, ad un certo punto deve avermi preso in parola.
Anche dopo aver abbandonato ogni altra cosa ed essere stato odiato da tutti, ha continuato a proteggere me… Ha continuato a proteggere i miei sogni.
E io, senza neppure ringraziarlo, non ho fatto altro che continuare a sgridarlo per tutto il tempo… Non l'ho neanche realizzato fino a che non era tutto completamente distrutto.
Ma anche se ormai l'ho realizzato, è troppo tardi per fare qualcosa. Lui non è più riuscito a sostenere di non essere apprezzato, e si è bloccato, senza più riuscire ad andare avanti…
È stato trascurato e rifiutato da ogni cosa che amava, dopotutto.
Era naturale che sarebbe successo. Nessuno potrebbe sostenere una cosa simile, né un genio né un mostro… Nessuno può continuare a vivere senza essere amato.
Non è mai stato perché lui fosse particolarmente debole.
Tenshouin. A volte mi fermo ancora a pensarci, e penso che per te potrebbe essere lo stesso.
Penso a quanto sarebbe stato bello se il tempo si fosse fermato allora, in quel momento in cui eravamo tutti felici, e avessimo semplicemente lasciato da parte i nostri desideri.
Se avessimo potuto restare sconosciuti, senza il bisogno di essere apprezzati da altri. Quanto sarebbe stato bello se i Knights fossimo rimasti noi due, soltanto io e lui così come eravamo allora…
A parlare di stupidaggini, a ridere insieme, e vivere un'adolescenza ordinaria.
Se fosse rimasto tutto tranquillo senza che niente venisse distrutto, allora ancora adesso… Lui sarebbe potuto essere qui a sorridere al mio fianco. Io sarei stato cento volte più felice.
Ma non possiamo riavvolgere il tempo. Ci siamo aggrappati alle nostre ambizioni, abbiamo lottato per i nostri desideri, abbiamo combattuto ricoprendoci di sangue, e siamo arrivati a questo punto.
Non possiamo tornare indietro, e non abbiamo neppure il tempo di rimpiangerlo.
È per questo che ho detto che questa non sarebbe stata una vera discussione.
Proprio come mi hai chiesto, noi ci muoveremo in qualunque modo tu voglia in questo DDD. Uniremo le forze con te per schiacciare i Trickstar.
Però, io mi prenderò cura di Yuu-kun. Almeno lui lo proteggerò questa volta, e non lascerò che venga portato via.
Gli voglio bene, e anche se lui mi odia, anche se mi disprezza… Lo proteggerò, in modo che rimanga per sempre bello come è ora.
Eichi: Questo non mi disturba. Avevo comunque intenzione di chiederti di farlo.
Sto pensando di sciogliere i Trickstar, ma quanto a farli trasferire tutti e quattro nei fine… Non ne sono così sicuro.
Sarebbe un grosso aiuto se ti prendessi uno di loro per me. Mi raccomando di trattarlo con la massima cura, poiché le uova si rompono facilmente.
…Sena-kun. Ci penso anche io, qualche volta.
A come sarebbe stato restare su un letto di ospedale per sempre, parlando di sciocchezze con gli amici che venivano a farmi visita.
Avrei potuto essere felice anche solo così…
Ma per inseguire i nostri sogni, abbiamo sguainato le nostre spade scendendo sul campo di battaglia, e ci siamo ricoperti del sangue degli altri. Non possiamo più tornare alla vita pacifica di prima.
Dopo aver parlato con te, finalmente ho capito. La ragione per cui non c'è mai stata una conclusione alla partita a scacchi con Tsukinaga-kun.
Se la partita si fosse conclusa, il tempo divertente che stavamo passando insieme sarebbe finito.
Nel rendere ogni cosa una competizione, si crea una divisione netta tra perdenti e vincitori. Una volta che quel muro è stato alzato, non si può più restare amici o eguali.
Come un bambino, volevo continuare a giocare con lui ancora e ancora…
Ma io ho cercato di vincere. Volevo costringere alla sottomissione tutte le persone che potevano vivere in salute alla luce del sole.
Maledicendo il me stesso pessimista, disonorevole, egoista, malaticcio… Volevo costringere tutti coloro che invidiavo a strisciare ai miei piedi mentre ridevo, tutto per conquistare la mia autostima e la mia ragione di vita.
Ho raggiunto quell'obiettivo, per la maggior parte. Le cose che ho sacrificato a quello scopo, se le prendessi e le riguardassi adesso, mi sembrerebbero tutte insignificanti.
…A ripensarci, Tsukinaga-kun è stato un me stesso che ha fallito. Un me stesso che non avrebbe potuto diventare un comandante né un re.
Lui era troppo gentile, troppo puro, e amava troppo le persone…
Per questo non ha potuto diventare un re senza sentimenti, un mostro distaccato dall'umanità… Ha saputo essere soltanto un debole, sciocco umano.