Checkmate - Epilogo 1
Mar. 5th, 2020 12:22 am![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)

Luogo: Caffetteria "Garden Terrace"
Eichi: Hai messo in ordine i tuoi pensieri… Sena-kun?
Vorrei che ti sbrigassi a fare la prossima mossa.
Non posso aspettare ancora a lungo. Sono una persona impegnata, e tu non sei esattamente qualcuno di importante.
Potrei trovare un sostituto facilmente. Se non posso fare affidamento su di te, non mi resta che chiedere a qualcun altro.
Però, penso che faresti meglio a sfruttare il cavallo vincente. Dopotutto, non sei un qualche cavaliere leggendario in grado di domare anche il più selvaggio dei destrieri.
Izumi: …Proprio come pensavo, tu non fai altro che mentire, huh.
Non sei vicino alla vittoria neppure lontanamente, perciò che diavolo dichiari scacco matto a fare…
Se muovo questo pezzo da questa parte, posso uscire dal mio stallo. Questa partita è ancora lontana dalla conclusione, vero?
Usando bluff, sotterfugi e bugie per far credere agli altri la tua vittoria… Costringendoli ad arrendersi, circondandoti di illusioni, è così che hai creato il tuo impero fantasma.
Eichi: Non lo negherò. Se non lo avessi fatto, non avrei vinto. Inoltre, proprio non volevo perdere, a qualunque costo.
Non potevo limitarmi a giocare pulito. Quello che ho avuto non me lo sarei lasciato portare via da nessuno… E questo non lo rimpiango.
Non mi scuserò per una cosa simile. Che sia una qualche illusione creata a forza o quello che vuoi, una vittoria è una vittoria. Chi è sopravvissuto fino alla fine dimostrandosi il vincitore, sono io.
Izumi: Sì, congratulazioni.
Hai vinto, buon per te.
Eichi: ...
Tsukasa: Sena-senpai~!
Ti ho cercato ovunque, e tu stavi bighellonando in un posto come questo!
Proprio come da richiesta, ho completato alla perfezione le canzoni che mi sono state assegnate!
Ora sarò ufficialmente riconosciuto come un membro dei Knights, vero!?
Erano questi i patti, giusto? E ovviamente, intendo partecipare in questo DDD che avete menzionato!
Non accetterò rimostranze! Ora, andiamo a cominciare insieme le nostre prove per il DDD…!
Eichi: Fufu, sono contento che tu sia così pieno di energie, Tsukasa-kun. Ma alzare il tuo tono di voce a tal punto è piuttosto inelegante, non trovi?
Tsukasa: Eek!? Ah, uh… Cos–?
S-Sena-senpai? Tu conosci questa persona? Che tipo di relazione avete?
Izumi: È solo un compagno di classe… Comunque, ho capito. Verrò in sala prove più tardi, perciò ora inizia ad avviarti. Stiamo avendo una conversazione importante, Kasa-kun.
Eichi: Sì. Vorrei prendere in prestito Sena-kun ancora per qualche momento, ti chiedo scusa.
Tsukasa: G-giusto. Ecco, se Tenshouin-oniisama dice questo, allora eseguirò.
Ma ti prenderò in parola, perciò per favore assicurati di mostrarti nella sala prove dopo, va bene… Sena-senpai?
Andrò avanti per primo e preparerò la stanza! Inoltre, troverò e radunerò gli altri membri dei Knights!
Allora, adesso mi congedo, va bene? Vi prego di prendervi il tempo che vi serve…♪
Eichi: Ciao ciaooo~ ♪
Ahahah. Quindi lo chiami Kasa-kun, huh? Che cosa carina, un soprannome…
Credo che anche Tsukasa-kun ne sia alquanto felice. La maggior parte delle persone prende le distanze da lui, poiché è il rampollo di una famiglia multimilionaria.
È per la stessa ragione che ero veramente così felice di aver trovato qualcuno con cui essere amico e giocare insieme dopo essersi trovati per caso, invece che secondo richiesta altrui…
Nell'avere incontrato Tsukinaga-kun, sono stato davvero fortunato.
E nonostante ciò, a causa mia, tutto della mia amicizia con lui è stato calpestato e ridotto in frantumi.
Izumi: Ehi, Tenshouin. Di sicuro sarai stanco di sentirtelo dire, ma chi ti credi di essere, huh?
Non è possibile che ogni singola cosa sia una tua colpa.
Lui, Leo-kun… Non è stata colpa tua se si è rotto.
Certamente, ha spesso combattuto contro di te, e scontrarsi con te per tutto il tempo lo ha reso esausto. Ma all'origine di tutto, la colpa è mia.
“L'ispirazione è arrivata, è arrivata” diceva sempre, ogni volta che ci incontravamo.
Diceva sempre che gli bastava guardarmi, per poter comporre capolavori all'infinito.
Potrò sembrare presuntuoso, ma a dargli tutta quell'ispirazione ero io.
Ma poi, influenzato dalle mie emozioni e dal mio comportamento, è stato corrotto dal rancore.
Ero un marmocchio immaturo mai soddisfatto di nulla, e che voleva così tanto essere apprezzato…
Preso dal mio desiderio di distruggere tutti quei ragazzi che odiavo, ho finito per distorcere anche i suoi di desideri.
Lui era come un bambino, puro e innocente, e io ho macchiato la sua anima.
È stato per me che ha gettato via la bontà del suo cuore.
Proprio come desideravo e speravo in qualche profondità oscura del mio cuore, si è scatenato per distruggere ogni minima cosa che odiavo.
Il rancore ha iniziato ad avvolgerci. Tutto quel risentimento represso ha iniziato a riflettersi nelle votazioni del pubblico…
E nei DreamFest, non importava quali opere componesse, la sua reputazione ha continuato a calare.
Non ha potuto sopportarlo. È sempre stato un ragazzo stupidamente gentile, dopotutto…
Una vita passata ferendo altre persone e uccidendosi l'un l'altro giorno dopo giorno, era troppo da sostenere per lui.
Le sue parole e il suo comportamento hanno iniziato a diventare più bruschi, più feroci…
E i fan che lo ammiravano per essere gentile e carino, spaventati e delusi da lui, hanno iniziato a farsi indietro…
I ragazzi che un tempo erano suoi compagni hanno iniziato a spargere brutte voci su di lui, e quelli che non sapevano cos'era stato il nostro gruppo hanno iniziato a credere a tutto…
Per un verso lo ha quasi meritato, visto che in qualunque situazione faceva solo quello che gli pareva.
Ma dopo tutte le cose che sono successe, è andato in pezzi. Sei andato a fargli visita anche tu, vero…?
Era rintanato e chiuso in sé stesso... Con te ha iniziato a scusarsi disperatamente? Perché con me si è scusato. “Mi dispiace, mi dispiace”, mi ha detto… Tutto quell'odio e quella disperazione devono averlo portato ad uno stato depressivo.
Comporre è la vita per lui, ma ora è nel più profondo dei blocchi, incapace di scrivere anche una sola canzone.
Mi ha detto che le melodie dentro la sua testa sono tutte oscurate da fischi e insulti.
È come se non potesse neppure respirare. Sembrava talmente sofferente, mi faceva male guardarlo…
E anche in quelle condizioni, si morsicava la mano e si costringeva a continuare a scrivere sul pentagramma.
Diceva “Aspetta! Tirerò fuori un capolavoro proprio ora!”…
Pensa di non avere nessun valore se non riesce a comporre canzoni. Pensa che verrebbe abbandonato da me e da tutti gli altri attorno a lui.
Ed era per questo che si morsicava, e componeva mentre sanguinava.