Learning from the Past - Voltare Pagina 6
Aug. 5th, 2020 10:09 am
Luogo: Caffetteria "Cinnamon"
Souma: Capisco, l'erba estiva è tutto ciò che rimane del canto dei guerrieri*.
Non ho mai visitato la "zona speciale per la musica", ma comunque non si chiama più con tale nome... non è così?
Adonis: Esatto. Ci sono pochi altri casi simili in Giappone... perciò è difficile fare un confronto.
Sembra che sia una zona in cui vivono molti lavoratori a basso reddito, soprattutto stranieri.
Koga: Non è questo che di solito sono i bassifondi?
Adonis: È diverso. La gente del posto ha i permessi ed acquista case come i normali giapponesi.
Ecco... è più simile ad un centro cittadino.
Il sogno della "zona speciale per la musica" è rimasto solo un sogno ed è probabile che i negozi falliti siano stati rivenduti a prezzo stracciato.
Come risultato, molte persone che hanno un basso reddito li hanno rilevati.
Koga: Aah, la "zona speciale per la musica" è comunque una storia di una dozzina di anni fa. Ormai le persone che ci vivono saranno cambiate.
Souma: E se le persone cambiano, l'atmosfera cambierà.
Adonis: Lo so. E dal mio punto di vista, non penso che sia cambiata in peggio.
Non ho sentito nessun fatto disturbante dal racconto di mia sorella che vive e fa la parrucchiera lì.
Tutti lì vivono in un paese straniero per loro e per questo si sostengono a vicenda.
Sembra che sia stato anche sviluppato un sistema di aiuto reciproco e che molti studenti giapponesi in difficoltà si stiano trasferendo in quella zona proprio per questo.
Anche la sicurezza non ha problemi. L'altro giorno ho fatto una passeggiata con mia sorella, ma di solito può uscire tranquillamente nel bel mezzo della notte da sola.
Tutti nella città sembrano conoscere e proteggere mia sorella e ci sono più agenti di polizia che nelle altre aree.
Gli agenti sono ligi al dovere e non si parla mai di corruzione o cose simili.
Raramente sento storie del genere in Giappone.
Koga: Hmm, sembra come il quartiere commerciale vicino alla Yumenosaki.
Di certo più sicuro di Time Street, il "quartiere notturno" nel distretto della ES.
Adonis: Sì. La situazione comunque mi suonava davvero strana, perciò alla fine sono andato da Sakuma-senpai.
Ho pensato che avrei capito se avessi chiesto a lui, visto che risponde sempre in modo che tutti possano comprendere.
Così, con espressione triste, Sakuma-senpai mi ha spiegato tutto.
Per l'agenzia, la reputazione della zona è peggiorata dal momento che non si è sviluppata come volevano...
Sembra che abbia una pessima immagine perché gli stranieri ed i poveri vi si radunano. Anche se i fatti non sono così, dicono che la sicurezza stia deteriorando.
Ma non capisco... perché avere il sangue di uno straniero è visto così male da tutti?
Koga: ...
Souma: Non intendevamo questo.
Nemmeno durante un periodo di isolamento o durante una guerra qualcuno dovrebbe essere discriminato per le sue origini... questa è una certezza del mondo.
Koga: Già. Ma le persone di questa nazione non apprezzano ciò che è diverso e se ne distanziano perché a loro non piace.
È per questo che due anni fa Sakuma-senpai ti teneva d'occhio... lo sai?
Adonis: Lo so. Ma ero protetto e non sono mai stato perseguitato.
Koga: ...questo ultimamente, ma all'inizio la gente si allontanava anche solo se camminavi.
Ti vedevo preoccupato. Il motivo di tutto non era di certo perché la tua faccia è spaventosa come pensi tu, sai?
Souma: Adonisu-dono non ha un volto spaventoso, anzi, è piuttosto gentile. Per la sua costituzione, forse giusto i bambini potrebbero rimanerne intimoriti.
Ma anche tenendo conto di ciò, sembrava incutere molta paura agli altri. Neanche portasse una katana al fianco come faccio io.
Solo a sentirlo parlare, tutti sarebbero in grado di capire che Adonisu-dono è una persona innocua e gentile, incapace di fare del male a qualsiasi uomo o animale.
Ci sono individui invece che lo evitano solo perché è differente, diverso da tutti gli altri.
Adonis: Capisco... pensavo fosse colpa della mia faccia, per questo ho provato a migliorarmi.
Non penso però che questo sforzo sia stato vano.
Sono stato fortunato a non aver mai preso in considerazione il fatto che agli occhi dei giapponesi ero visto come uno straniero.
Dovrei esserne sollevato. Tuttavia, allo stesso tempo, quando penso alle persone nella "zona speciale per la musica" che sono esposte a pregiudizi costanti, mi fa male il cuore.
Souma: Adonisu-dono...
Adonis: Certo, sono conscio della mia posizione.
Non è compito di un idol affrontare tali problemi, questa è stata la conclusione della riunione dell'altro giorno. È un problema che dovrebbe essere lasciato al governo e alla polizia.
Voglio diventare un cantante come mia madre, in grado di portare il sorriso sui volti piangenti di tutte le persone del mondo.
No, anzi, voglio diventare un idol.
Però stavolta anche mia sorella è coinvolta.
E se vedessi le persone a me vicine come "faccende che non mi riguardano", questo mio sogno non potrebbe mai realizzarsi... è così che la penso.
*Un famoso haiku di Matsuo Basho.