Obbligato - Castigo Divino per Kaname Tojo 13

[hydrangeatraduzioni]

 
Luogo: Auditorium 3 della Reimei

Kaname: Quello è…

Onii-chan?

Tatsumi: ...onii-chan? I tuoi familiari sono qui?

Ti invidio. La mia famiglia non mi ha mai sostenuto nelle mie attività di idol.

È così comune per loro nascondersi che non vogliono mostrarsi alla luce. Nella mia famiglia ero l’unica eccezione.

Ero incomprensibile, inquietante e spaventoso. Era triste che i miei parenti pensassero a me in quel modo.

Ecco perché sono felice che tu abbia creduto in me.

Non sono Dio o un santo, perciò non so come comportarmi quando la gente mi tratta come tale. Tu invece mi hai trattato come un tuo compagno e te ne sono grato.

La Reimei è un inferno, ma c’è sempre stato calore intorno a me.

Rendo grazia a Dio per questo.

Kaname: Questo dovrei dirlo io.

Perché ti sei fidato di me? Un tempo avresti cercato di fare tutto da solo.

Non avresti chiesto aiuto a nessuno.

Per te la mia offerta deve essere sembrata inaccettabile. Una unit.

E se ti tradisco e cerco di rubarti di nuovo ogni cosa?

Ora ho il tuo stesso status. L'ho presentato al mondo ed è stato approvato. Posso usare questa posizione per portarti via tutto.

Essendo di pari livello nella unit, potrei assumere facilmente il controllo.

Saresti fuori dal quadro. Così facendo, potrei diventare l'idol di punta della Reimei, sia di nome che di fatto.

Tatsumi: No, non lo faresti.

Sei già ai vertici della Reimei senza doverti preoccupare di formare una unit che sia d'accordo con la mia ideologia.

Non avrebbe senso portare un elemento rischioso come me tra le tue fila.

Avresti potuto escludere me e tutti gli studenti non speciali, dominando così la scuola con i soli studenti speciali.

In effetti, sarebbe stato più facile. I tempi e l'ambiente si stavano decisamente muovendo in quella direzione.

Eppure stai facendo di tutto per portare me e gli altri studenti non speciali, visti come nemici, dalla tua parte.

L'inevitabile contraccolpo da parte di chi ti circonda ostacolerà le tue attività future.

Una persona saggia non attraverserebbe mai un ponte così pericoloso.

Kaname: ...pensi che io sia stupido?

Tatsumi: Mi piaci proprio perché sei così.

Kaname: ...

Tatsumi: Io sono stupido quanto te.

Ho creduto in un sogno che non avrebbe mai dovuto realizzarsi.

Persone sagge mi hanno dato molti consigli, ma io non li ho ascoltati e ho seguito la mia volontà. Sono stato testardo e ho cercato di costruire l'utopia che avevo sempre desiderato.

Come un bambino, ho perseguito ideali irrealistici. Anche se dico cose sagge, non sono diverso da un ragazzino che disegna mostri ed eroi immaginari.

Non sono cresciuto in un ambiente decente, quindi ora mi ritrovo a fare quelle stupide imitazioni di eroi che tutti hanno già sperimentato da piccoli.

Cose per cui un adulto ragionevole verrebbe rimproverato.

Ora sto inseguendo quel sogno che tutti dimenticano crescendo.

Ma a te piaccio così, mi stai vicino e giochi con me.

Non mi reputi inquietante e sei disposto ad assecondare le mie buffonate, che normalmente verrebbero rimproverate.

Sono davvero felice.

Pertanto, se mi toglierai tutto, ti perdonerò. Perché sono grato dei tuoi sentimenti e delle tue parole, anche se fossero bugie.

Kaname: ...ci saranno state molte altre persone che hanno cercato di starti vicino.

I tuoi seguaci nelle catacombe sarebbero stati i tuoi compagni di gioco quando e come volevi.

Perché sono stato scelto solo io? Perché favorisci solo me?

Non è questa l'ingiustizia che tanto odi?

Tatsumi: Sei stato l'unico che ha cercato di essere come me.

Invece di seguirmi per fede, hai cercato di essere alla mia altezza, senza fingere che non esistessi o senza vedermi invece come un nemico.

Ho sempre desiderato un amico così, un amico alla pari.

Ma ero stupido e immaturo e non sapevo come fare.

Solo tu me lo hai mostrato, hai agito e l'hai fatto accadere. Sei diventato mio pari e mi hai teso la mano.

Volevi che fossimo amici, che camminassimo insieme.

Così ho preso la tua mano, e devo dirlo, sono stato felicissimo di farlo.

Non c'è altro da aggiungere.

Kaname: Davvero?

Tatsumi: Quel bambino ingenuo e insolito ha finalmente trovato qualcuno con cui giocare.

Non c’è davvero altro da dire.

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