Obbligato - Castigo Divino per Kaname Tojo 6

[hydrangeatraduzioni]

Luogo: Cancello della Reimei 

Kaname: ...

(Bene. Ora che ho finito di fare rapporto a onii-chan, devo passare al mio prossimo lavoro.

Eh? Non devo? Oggi è giorno di lezione? 

Controllo la mia agenda... onii-chan mi ha scritto un programma perfetto, al minuto...

Devo attenermi ad esso. Tutto andrà bene se farò come dice lui.

Seguire le sue istruzioni. Fare del mio meglio. Anche se è difficile, devo fare del mio meglio…)

...hm?

(Eh? Quello che sta camminando in quel corridoio, vicino alla finestra...)

Luogo: Sala prove della Reimei

Kaname: …Tatsumi-senpai!

Tatsumi: ...

Kaname: Sapevo che eri tu! Anche se per un attimo pensavo di essermi sbagliato!

P-perché sei qui? Non dovresti essere in ospedale?

Tatsumi: ...ahh, salve, HiMERU-san.

Ne è passato di tempo. Sei dimagrito? Ho sentito dire che sei stato molto attivo, ma dovresti riposare, sai?

Kaname: Questo dovrei dirlo io! Hai un aspetto terribile, senpai!

Perché sei venuto a scuola se stai male? Sei stupido?

Tatsumi: Ahahah. Forse sono davvero uno stupido.

Ero semplicemente ricoverato, non ero isolato in una prigione, perciò avevo una connessione con il mondo...

Ci sono restrizioni di tempo e di luogo, ma è possibile connettersi a Internet e ricevere lettere.

Kaname: E questo che c’entra?

Tatsumi: Sto parlando di quanto sia meravigliosa la vita.

Ho ricevuto un numero davvero sorprendente di messaggi da parte di persone che volevano che tornassi. I clienti, i fan...

Coloro con cui ho lavorato, quelli con cui ho mangiato dallo stesso piatto…

Molti desideravano poter entrare di nuovo in comunione con me, non avrei potuto mai ignorare i loro innumerevoli desideri.

Farò ogni sforzo per onorare e soddisfare questi sentimenti, anche nella morte.

Kaname: Morirai davvero di questo passo. Non sto scherzando. Sei stato ricoverato per una malattia mentale e fisica... e non stai ancora migliorando.

Te lo leggo in faccia. Sai, la gente muore davvero.

Se si esagera o si è sfortunati, si muore.

E anche le persone che ti rivolevano piangeranno la tua scomparsa.

Non sbagliare le tue priorità, Tatsumi-senpai.

Tatsumi: Grazie. Mi rimproveri perché sei preoccupato per me, vero?

In pubblico, specialmente all'interno della Reimei Academy, io e te siamo i rispettivi portavoce degli studenti speciali e degli studenti non speciali...

Ci sono voci che ci dipingono in conflitto d'interessi.

Kaname: È così che appare a chi non ne sa nulla. In effetti, sto facendo cose come strapparti i tuoi interessi e proprietà da sotto i piedi.

Penseranno che non è possibile che tu non serbi rancore nei miei confronti.

Tatsumi: Non ti porto rancore.

Anzi, ti sono grato di aver svolto il lavoro che avrei dovuto fare io mentre ero via.

Kaname: Lo so. Ne sono certo, Tatsumi-senpai.

In fondo, e senza ombra di dubbio, non provi risentimento.

Neanche nei miei confronti, nonostante io, come Giuda Iscariota, abbia tradito i santi per una miseria. Non mi odi affatto, anzi, mi affermi e mi ami...

Perdonerai persino coloro che ti crocifiggeranno e ti uccideranno.

Tatsumi: Non sono un santo. Sarebbe presuntuoso anche solo pensarlo.

Non merito di essere messo allo stesso livello dei veri santi del passato.

Voglio solo essere all'altezza delle aspettative di tutti. Vorrei poterti far vedere la massa di lettere dei fan che ho ricevuto nella mia stanza d'ospedale.

Una serie di messaggi pieni d'amore da tutte le persone con cui ho avuto a che fare.

Voglio ricambiare quell'amore e quel calore.

È davvero così strano?

Io vi voglio bene, davvero.

Sono solo un normale essere umano che vuole che le persone a cui vuole bene siano felici e contente.

Kaname: Sto dicendo che se crolli o muori, la gente piangerà e sarà triste invece di essere felice.

Stai sbagliando tutto, Tatsumi-senpai.

Sei stupido, idiota, ridicolo!

Tatsumi: Se ti faccio ridere, sono contento.

Sei un idol solo se riesci a far sorridere gli altri.

Kaname: ...

Tatsumi: Voglio essere un idol, HiMERU-san.

Volevo essere una persona che qualcuno avrebbe amato, non un pastore di qualche losca religione...

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